Dott.ssa Maria Fontana
Nella stanza vaticana dedicata alla filosofia, Raffaello ci tratteggia Platone nella figura di un vecchio austero, nobilitato dalla barba fluente, con l’indice rivolto verso il cielo. Un semplice cenno sorregge e stigmatizza il senso complessivo di tutto il suo pensiero. Lì dove la luce pulsa alla sua massima intensità, viene indicata la sede originaria di ogni forma e di ogni saggezza, poiché nell’alto dei cieli, in un luogo che all’uomo non è dato raggiungere con la fisicità del corpo e gli è possibile immaginarlo solo con la mente, si identifica l’imminenza della parola divina e quindi della creazione tutta….
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Dott.ssa Tiziana Ferrara – Dottore di ricerca in storia dell’arte
Interpretare il linguaggio artistico di Sergio Notti non è stato affatto semplice, per chi ritiene una recensione un momento necessario per decodificare ad uso del fruitore espressioni altrimenti incomprensibili in una società come la nostra, dove regna l’esperienza vicaria, mediata, impersonale. E’ stato necessario superare le difficoltà di un linguaggio molto specialistico, per comprendere che l’artista partendo da un approccio – derivante dal positivismo logico – approda, a quella linea analitica nell’arte che confina per un tratto importante con la matematica. Notti, realizza questo connubio arte/scienza non nei termini di una pedissequa applicazione all’arte ma di una riutilizzazione delle sue procedure, in una sorta di meta-matematica che, simulando l’indagine di Hilbert, ha come sbocco una meta-arte…
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Fabio Bianchi – Critico d’arte
Notti ha un approccio ambizioso, drastico, risolutore. Ha idee chiare, concetti forti, spunti talora micidiali perché secchi, finalizzati, immediati. Ha brevettato la “Physics Art” per poter rappresentare con i colori le leggi della fisica ma il suo simbolismo è apodittico per forme e contenuti. Colpisce la capacità di elaborare soggetti diversissimi fra loro: non è solo abilità ma è consapevolezza dell’altissimo ruolo che l’artista-demiurgo può e deve svolgere nella nostra società. Le sue opere sono uno spaccato di post-modernità: Cinetic art, Pop art, Underground …
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Prof. Flavio Di Gregorio (Accademia di Santa Sara)
La diversità con cui il pittore alessandrino Sergio Gianluca Notti concretizza durante la trasfigurazione della sintesi percettiva, rispetto alla compatta forma della figura, mostra come l’artista materializza il sussulto cosmico individuato mediante intensa riflessione sull’uomo e l’ambiente ad esso circostante.
Un simbolico messaggio, catalogato da reattive linee guida, fanno della pittura di Sergio Gianluca Notti il cardine prioritario, dal quale egli, visibilmente attento alla sincera naturalezza dell’evoluzione umana, con particolare riferimento al suo principio, dimostra, attraverso la linea, la forma e il concettuale appressamento cromatico il dovario costante del relativo sogno a colori in stretta relazione con l’intreccio silente del poetico e lungo tratto vitale della vita, in conformazione dei forti richiami sistematicamente espressivi che, nutriti dall’amore per il bello, entusiasmano il riguardante, rendendolo in parte protagonista di uno scenario intriso di evoluzioni percettive e sensoriali, definizioni e poetica propriamente figurative.